sabato 16 febbraio 2008

Cinema, ma non solo...

Non si riferisce solo al cinema la recensione del film Scusa ma ti chiamo amore, che Marco Lodoli pubblica su Diario n. 2 del 15 febbraio 2008. Anche e soprattutto alla vita. Riporto qui un passaggio dell'articolo in questione, dal titolo Si sta come d'autunno sugli alberi le sogliole (grassetto mio).

« [...] Insomma, Scusa ma ti chiamo amore, il film di Moccia tratto dal romanzo di Moccia che sta sbancando al botteghino, che risucchia milioni di ragazzine entusiaste, che promette chiari di luna, lacrime effusioni, baci e batticuore, a me non è piaciuto proprio per niente. Le mie alunne di borgata me ne avevano fatto recensioni volanti ed entusiaste, ma persino qualche amico brizzolato e plurilaureato, di quelli che fino a qualche anno fa apprezzavano solo mattoni sovietici e cupezze coreane, me ne aveva parlato con simpatia. Invece il film è semplicemente orrendo, lo specchio imbarazzante della degenerazione mentale del nostro Paese.
Le quattro ragazzine e i quattro quarantenni presentati come campioni del nostro tempo fanno venire i brividi per quanto appaiono insulsi, appiattiti come sogliole surgelate sul fondo del nostro frigorifero morale. [...]»

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