sabato 23 febbraio 2008

Kolsch numero 1

Ho birrificato nuovamente, la settimana scorsa ormai. Questa volta una kolsch, ovvero una tedesca ad alta fermentazione, bionda, amarognola, profumata. La descrizione si trova qui. La cotta è in vista del concorso a Piozzo di luglio prossimo. C'è da dire che ho usato un lievito che ha prodotto la puzzetta tipica delle birre a bassa fermentazione e mi sa che mi tocca rifare... uff...
Anche se prima tocca a San Patrizio, e come non aspettarlo con una bella Stout, nera iralndese? (tanto è una scusa come un'altra per bere...eheh...)

sabato 16 febbraio 2008

Cinema, ma non solo...

Non si riferisce solo al cinema la recensione del film Scusa ma ti chiamo amore, che Marco Lodoli pubblica su Diario n. 2 del 15 febbraio 2008. Anche e soprattutto alla vita. Riporto qui un passaggio dell'articolo in questione, dal titolo Si sta come d'autunno sugli alberi le sogliole (grassetto mio).

« [...] Insomma, Scusa ma ti chiamo amore, il film di Moccia tratto dal romanzo di Moccia che sta sbancando al botteghino, che risucchia milioni di ragazzine entusiaste, che promette chiari di luna, lacrime effusioni, baci e batticuore, a me non è piaciuto proprio per niente. Le mie alunne di borgata me ne avevano fatto recensioni volanti ed entusiaste, ma persino qualche amico brizzolato e plurilaureato, di quelli che fino a qualche anno fa apprezzavano solo mattoni sovietici e cupezze coreane, me ne aveva parlato con simpatia. Invece il film è semplicemente orrendo, lo specchio imbarazzante della degenerazione mentale del nostro Paese.
Le quattro ragazzine e i quattro quarantenni presentati come campioni del nostro tempo fanno venire i brividi per quanto appaiono insulsi, appiattiti come sogliole surgelate sul fondo del nostro frigorifero morale. [...]»

martedì 12 febbraio 2008

Persepolis

Ecco, questo è sicuramente un film che andrò a vedere! Intanto godiamoci il trailer...

sabato 9 febbraio 2008

Into the wild

Ma perché tutti vogliono vedere questo film?? PERCHÉ?? Tutti a vedere Sean Penn, insomma... Speriamo di farcela stasera, è il terzo tentativo...

lunedì 4 febbraio 2008

La ragazza del lago

Film molto gradevole. Volendo votarlo, un bel 7 non glielo toglie nessuno. Sceneggiato su un racconto norvegese, è "riportato" in Friuli dal regista Andrea Molaioli (che è stato aiuto regista di Nanni Moretti). È pure il suo primo cortometraggio.
La trama è di genere, un noir costruito molto bene: l'omicidio di una ragazza è al centro del film. Non mancano, però, momenti in cui si riflette, sul crimine, sui moventi, sui rapporti umani, specialmente quello padre-figlio e padre-figlia, i quali vengono articolati e descritti a lungo. Rapporti conflittuali, ma allo stesso tempo "normali".
Bella e sempre adatta la colonna sonora di Teho Teardo.