Davvero un gran bel film. Si ride amaramente, anche e soprattutto sulla storia recente dell'Iran. Alcune cose su questo film:
* Guardatevelo. Nel modo più assoluto.
* Marx e un Dio barbuto, entrambi in cielo, sono un'idea fantastica.
* La nonna è la migliore. Soprattutto nel modo in cui si profuma!
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venerdì 7 marzo 2008
lunedì 3 marzo 2008
Non è un paese per vecchi
Ebbene sì, ho visto il film in questione. La trama ve la lascio leggere qui o dove altro volete. Quello che mi preme dire è:
* Javier Bardem è sorprendentemente (almeno per me) bravo. L'Oscar se lo merita tutto. Ha lo sguardo credibilmente da pazzo omidica e fa paura.
* I Coen confermano la loro capacità. Le scene in mezzo al casino nel deserto hanno un crescendo di tensione fino a giungere al massimo in quella notturna. Lì la tensione la si taglia col coltello, un po' come la nebbia nei giorni passati qui in giro. Inoltre la parte finale merita una doppia visione, il dialogo con l'uomo barbuto in sedia a rotelle e il racconto del sogno, per dettagliare meglio.
* La fotografia fa venire voglia di un viaggetto in Texas. Partendo ora. Certo, solo sapendo che Javier Bardem ha defnitivamente abbandonato gli States! ;)
* Javier Bardem è sorprendentemente (almeno per me) bravo. L'Oscar se lo merita tutto. Ha lo sguardo credibilmente da pazzo omidica e fa paura.
* I Coen confermano la loro capacità. Le scene in mezzo al casino nel deserto hanno un crescendo di tensione fino a giungere al massimo in quella notturna. Lì la tensione la si taglia col coltello, un po' come la nebbia nei giorni passati qui in giro. Inoltre la parte finale merita una doppia visione, il dialogo con l'uomo barbuto in sedia a rotelle e il racconto del sogno, per dettagliare meglio.
* La fotografia fa venire voglia di un viaggetto in Texas. Partendo ora. Certo, solo sapendo che Javier Bardem ha defnitivamente abbandonato gli States! ;)
sabato 16 febbraio 2008
Cinema, ma non solo...
Non si riferisce solo al cinema la recensione del film Scusa ma ti chiamo amore, che Marco Lodoli pubblica su Diario n. 2 del 15 febbraio 2008. Anche e soprattutto alla vita. Riporto qui un passaggio dell'articolo in questione, dal titolo Si sta come d'autunno sugli alberi le sogliole (grassetto mio).
« [...] Insomma, Scusa ma ti chiamo amore, il film di Moccia tratto dal romanzo di Moccia che sta sbancando al botteghino, che risucchia milioni di ragazzine entusiaste, che promette chiari di luna, lacrime effusioni, baci e batticuore, a me non è piaciuto proprio per niente. Le mie alunne di borgata me ne avevano fatto recensioni volanti ed entusiaste, ma persino qualche amico brizzolato e plurilaureato, di quelli che fino a qualche anno fa apprezzavano solo mattoni sovietici e cupezze coreane, me ne aveva parlato con simpatia. Invece il film è semplicemente orrendo, lo specchio imbarazzante della degenerazione mentale del nostro Paese.
Le quattro ragazzine e i quattro quarantenni presentati come campioni del nostro tempo fanno venire i brividi per quanto appaiono insulsi, appiattiti come sogliole surgelate sul fondo del nostro frigorifero morale. [...]»
« [...] Insomma, Scusa ma ti chiamo amore, il film di Moccia tratto dal romanzo di Moccia che sta sbancando al botteghino, che risucchia milioni di ragazzine entusiaste, che promette chiari di luna, lacrime effusioni, baci e batticuore, a me non è piaciuto proprio per niente. Le mie alunne di borgata me ne avevano fatto recensioni volanti ed entusiaste, ma persino qualche amico brizzolato e plurilaureato, di quelli che fino a qualche anno fa apprezzavano solo mattoni sovietici e cupezze coreane, me ne aveva parlato con simpatia. Invece il film è semplicemente orrendo, lo specchio imbarazzante della degenerazione mentale del nostro Paese.
Le quattro ragazzine e i quattro quarantenni presentati come campioni del nostro tempo fanno venire i brividi per quanto appaiono insulsi, appiattiti come sogliole surgelate sul fondo del nostro frigorifero morale. [...]»
martedì 12 febbraio 2008
sabato 9 febbraio 2008
Into the wild
Ma perché tutti vogliono vedere questo film?? PERCHÉ?? Tutti a vedere Sean Penn, insomma... Speriamo di farcela stasera, è il terzo tentativo...
lunedì 4 febbraio 2008
La ragazza del lago
Film molto gradevole. Volendo votarlo, un bel 7 non glielo toglie nessuno. Sceneggiato su un racconto norvegese, è "riportato" in Friuli dal regista Andrea Molaioli (che è stato aiuto regista di Nanni Moretti). È pure il suo primo cortometraggio.
La trama è di genere, un noir costruito molto bene: l'omicidio di una ragazza è al centro del film. Non mancano, però, momenti in cui si riflette, sul crimine, sui moventi, sui rapporti umani, specialmente quello padre-figlio e padre-figlia, i quali vengono articolati e descritti a lungo. Rapporti conflittuali, ma allo stesso tempo "normali".
Bella e sempre adatta la colonna sonora di Teho Teardo.
La trama è di genere, un noir costruito molto bene: l'omicidio di una ragazza è al centro del film. Non mancano, però, momenti in cui si riflette, sul crimine, sui moventi, sui rapporti umani, specialmente quello padre-figlio e padre-figlia, i quali vengono articolati e descritti a lungo. Rapporti conflittuali, ma allo stesso tempo "normali".
Bella e sempre adatta la colonna sonora di Teho Teardo.
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